Hawulti: l'antico obelisco di Matara, Eritrea
Nella città storica di Matara, Eritrea, si trova l'Hawulti, un pre-aksumita obelisco di grande importanza. Questo monumento reca il più antico esempio conosciuto dell'antica scrittura Ge'ez, rendendolo un prezioso pezzo del ricco patrimonio culturale dell'Eritrea.
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Descrizione di Hawulti
L'obelisco di Hawulti raggiunge un'altezza di 5.5 metri (18 piedi) e presenta un disco e una mezzaluna in cima. Questi simboli, secondo Edward Ullendorff, probabilmente servivano a posizionare il stele sotto la protezione degli dei Šamaš, la dea del Sole, e Sin, il dio della Luna. L'assenza di segni vocalici nella scrittura Ge'ez e questi pre-cristiana I simboli portarono Ullendorff a datare il monumento all'inizio del IV secolo d.C.

Iscrizione e interpretazione
L'iscrizione sull'Hawulti ha suscitato diverse interpretazioni tra gli studiosi. Ullendorff lo tradusse come:
“Questo è l'obelisco che aveva (caus) fatto
'Agaz per i suoi padri che hanno
portato via i giovani di 'W'
'LF così come di SBL.”
La traduzione di Ullendorff differisce da quella di Enno Littmann sotto diversi aspetti. Littmann credeva che l'iscrizione menzionasse lo scavo di canali, nonostante non vi fossero prove di ciò nella zona. Ullendorff sosteneva che il verbo “shb” nell’iscrizione dovrebbe tradursi in “trascinare, catturare”. Ha anche suggerito che i nomi "W", "LF e SBL si riferissero alle comunità locali, sulla base di discussioni con informatori locali. Ad esempio, Baraknaha, il sito di un edificio del XII secolo chiesa, era conosciuta come subli, e Gunda Gunde, un'altra famosa chiesa ortodossa, una volta era conosciuta come Aw`a 'ilfi.

Storia moderna di Hawulti
La spedizione tedesca Aksum guidata da Littmann scoprì l'Hawulti nel 1906. A quel tempo, l'obelisco era stato spinto verso il basso e spezzato a metà. Il governo coloniale italiano in seguito riparò il monumento usando due sbarre di ferro e lo rimise in posizione verticale, anche se in modo impreciso. Durante la guerra eritreo-etiope, le truppe etiopi rovesciarono e danneggiarono l'obelisco. Da allora, il Museo nazionale dell'Eritrea lo ha riparato.
Significato ed eredità
L'Hawulti rimane un legame vitale con la storia antica dell'antico stato di Axum. Risalente al III o IV secolo d.C., è l'oggetto più antico conosciuto con iscrizioni in lingua Ge'ez. I suoi simboli del sole e della luna riflettono le credenze religiose dell'epoca e l'iscrizione commemora il valore degli antenati come ordinato dal re Ageza, secondo la leggenda locale.

Conclusione
Hawulti, con le sue antiche iscrizioni e simboli celesti, continua ad affascinare sia gli storici che i visitatori. Nonostante i danni subiti nel corso dei secoli, l'obelisco rappresenta un orgoglioso testamento dell'antico passato dell'Eritrea e della sua duratura eredità culturale.
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