Santa Verna: uno sguardo alla Malta preistorica
Santa Verna, situata a Xagħra sull'isola di Gozo, Malta, rappresenta un importante sito archeologico che offre spunti sull'era preistorica delle isole maltesi. Questo sito, che comprende i resti di un villaggio e un megalitico tempio, offre una finestra sul passato remoto, rivelando la complessità e la raffinatezza dei primi insediamenti umani nella regione.
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Il contesto storico di Santa Verna
Le origini di Santa Verna risalgono a un villaggio preistorico, con i primi resti di ceramica risalenti a circa il 5000 a.C., durante la fase di Għar Dalam. Questo periodo segna una fase cruciale nella preistoria maltese, caratterizzata dall'occupazione umana iniziale e dallo sviluppo di modelli di insediamento precoci.
La costruzione del tempio megalitico a Santa Verna si è verificato nei secoli successivi alla fondazione del villaggio. Il tempio, caratterizzato da una forma a trifoglio tipica dell'epoca, simboleggia i progressi architettonici e religiosi del tempo. Al suo apice, Santa Verna probabilmente fungeva da importante sito religioso, paragonabile per importanza ad altri templi rinomati in Malta, come Ġgantija, Tarxien e Ħaġar Qim.

Attualmente, i resti del tempio sono limitati a tre pilastri verticali megaliti, tre blocchi orizzontali sul lato orientale e il pavimento in terra conservato. Questi resti, sebbene radi, consentono di delineare la disposizione originale del tempio, offrendo uno scorcio del suo design architettonico.
Scavi Archeologici di Santa Verna
I resti megalitici di Santa Verna furono inizialmente scoperti da Nikola Said, un impiegato del Ministero dei Lavori Pubblici. Successive osservazioni dell'archeologo Manuel Magri all'inizio del XX secolo portarono al riconoscimento e allo studio formale del sito.
Nel 1911, Thomas Ashby e RN Bradley intrapresero il primo scavo del sito, scoprendo due scheletri completi, diversi incompleti, compreso quello di un bambino, e numerosi manufatti più piccoli. Questi ritrovamenti furono sufficientemente significativi da consentire al sito di essere incluso nell'elenco delle antichità del 1925.
Uno scavo successivo nel 1961 condotto da David H. Trump rivelò i resti del villaggio antecedenti al tempio. Questo scavo ha fornito ulteriori prove della vasta storia del sito e del suo ruolo nell'era preistorica di Malta.

Scavi più recenti, finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca nel 2015, hanno svelato la pianta a cinque absidi del tempio durante la fase di Ġgantija. Questi scavi hanno inoltre portato alla luce ulteriori prove del precedente insediamento e hanno restituito campioni di antiche ossa di animali, grano, orzo e legumi, arricchendo la nostra comprensione delle pratiche alimentari e delle attività agricole degli antichi abitanti del sito.

Conclusione
Santa Verna testimonia il ricco patrimonio preistorico delle isole maltesi. Nonostante l'attuale stato fatiscente del tempio, il significato archeologico del sito non può essere sopravvalutato. Attraverso gli sforzi continui di archeologi e ricercatori, Santa Verna continua a rivelare le complessità dell'antica società maltese, offrendo preziosi spunti sulla vita dei nostri antenati preistorici.
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