Il sito archeologico di Rumicolca: una convergenza tra Wari e l'ingegneria Inca
Rumicolca, un sito archeologico di notevole importanza storica, si trova nel Regione di Cuzco, Provincia di Quispicanchi, Distretto di Lucre Perù. La sua vicinanza ad altri importanti siti archeologici come Chuqi Pukyu e Pikillaqta, e la sua posizione a est del lago Huacarpay, sottolinea la sua importanza strategica nell'antico Perù. Il nome Rumicolca deriva forse dalle parole quechua “rumi” che significa pietra, e “qullqa” o “qulqa”, che si traduce in deposito o magazzino, suggerendo il suo ruolo storico nella regione.
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Teorie sull'origine della Porta Rumiqullqa
Folclore
Un pezzo di folklore da Cusco narra le origini della Porta Rumiqullqa, intrecciate con la storia del popolo Wari, che abitò la città di Pikillaqta da circa il 550 al 900 d.C. Riconosciuta come la prima società a livello statale nella regione della Sierra del Perù e pioniera dell'urbanizzazione, i Wari affrontarono la sfida di garantire un approvvigionamento idrico costante e consistente per Pikillaqta. Secondo la leggenda, un capo Wari diede inizio a una competizione, promettendo la mano di sua figlia in sposa all'uomo che fosse riuscito a portare acqua alla città. Il vincitore, un uomo di Cusco, costruì un esteso canale dalla Laguna de Huacarpay a Pikillaqta, superando gli ostacoli geografici costruendo quello che è considerato il primo e più grande acquedotto dell'antico Perù, oggi noto come La Portada de Rumicolca.

La teoria della porta
Una prima teoria postula che La Portada de Rumicolca sia stata originariamente eretta dai Wari come porta d'accesso al loro dominio. Successivamente, il un altro, riconoscendone il valore strategico, costruì una porta più grande sopra le fondamenta di Wari. Questa porta delimitava la regione settentrionale di Cusco dalla regione meridionale di Puno all'interno del Impero Inca, fungendo da punto di pedaggio per i viaggiatori. La teoria suggerisce che gli Inca abbiano anche riproposto La Portada come acquedotto, un'ipotesi supportata dall'osservazione di grezze pietre Wari rivestite da un rivestimento di pietra Inca finemente scolpito.

La teoria dell'acquedotto
La teoria prevalente, sostenuta dal paleoidrologo Kenneth Wright, sostiene che La Portada fu inizialmente concepita come acquedotto dal Tu eri, corroborando la leggenda narrata nel folklore di Cusco. In seguito, gli Inca incorporarono la struttura nel loro impero, apportando miglioramenti al suo design. Questa spiegazione è rafforzata dal fatto che la struttura originale presenta caratteristiche tipiche dell'ingegneria Wari e il canale sembra essere parte integrante della costruzione originale piuttosto che un'aggiunta successiva. Sebbene questa teoria non affronti esplicitamente la funzione di La Portada come cancello, la sua posizione sulla strada principale da Cusco suggerisce che probabilmente aveva un duplice scopo, facilitando l'approvvigionamento idrico a Pikillaqta senza interrompere il flusso del traffico.

Conclusione
Rumicolca rappresenta una testimonianza dell'ingegno e dell'abilità architettonica delle antiche civiltà andine. La convergenza dei principi di ingegneria Wari e Inca nella costruzione di La Portada de Rumicolca evidenzia il significato storico e culturale del sito. Attraverso la lente del folklore e delle teorie archeologiche, Rumicolca emerge non solo come una meraviglia di antiche infrastrutture ma anche come un simbolo del ricco patrimonio che definisce la regione di Cusco in Perù.
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